martedì 18 giugno 2013

Pizzariedde

C'è una simpatica storiella (vera o di fantasia? boh???) su Pizzariedde, una delle tante masserie di Talsano.  Si dice che uno dei padroni non fosse esempio di virtù. Oltre ad apprezzare oltremodo la "bella vita" tra belle donne e buon vino era anche un assiduo giocatore di carte.  
Una sera si trattenne a giocare fino all'alba nella speranza di vincere almeno una mano, ma senza risultato, anzi .... preso dal gioco. all'ultima manoavendo perso tutto il contante e infervorito dalla voglia di vincere la sorte avversa, esordì dicendo: 
<Mi gioco Pizzarello mio!>
Come era prevedibile, perse anche quella mano ..... e quella sfortunata notte finì così nel peggiore dei modi.
La mattina dopo i compagni di gioco, increduli quanto ansiosi di impossessarsi di tanta fortuna, si presentarono alla masseria dove li attendeva il proprietario che li accolse amichevolmente: 
< Benvenuti amici, grazie per la visita, ma sto bene, eravate in pensiero? > 
e loro : <Ci fa piacere vedervi così, ma noi.....siamo venuti anche per riscuotere il vostro debito.....>
e il padrone: < certamente! i debiti vanno onorati..> - si volse verso le stalle e gridò: 
< Pizzarello!...Pizzarello mio,  vieni qua > 
A quel richiamo dalle stalle uscì un bel somarello che si avvicinò baldanzoso al suo padrone, che rivolgendosi agli amici continuò: 
< ecco a voi Pizzariello mio, mi raccomando abbiatene cura>
mise le briglie all'animale e lo consegnò ad uno di loro che, incredulo, ma rassegnato all'equivoco che li aveva tratti in inganno facendogli credere che si trattasse della masseria di Pizzarello, prese le briglie e cominciò a camminare ma l'asino non si muovava, era fermo e quando tentarono di spingerlo cominciò a scalciare colpendo i malcapitati che lo lasciarono nella sua masseria col suo padrone, correndo a gambe levate...