Tanti anni fa all’alba della domenica delle Palme il priore della Confraternita del Carmine riuniva tutti i confratelli per le gare, inviava una persona di sua fiducia, sotto casa di ognuno, per richiamarli all’adunata al suono della troccola e dicendo: Fratè, 'a Madonne te ste 'spette, càlate".
Il termine "càlate" in questo caso ha un doppio significato:
- "Scendi" ... e vieni all'adunata;
- "Mettiti la mano alla tasca e contribuisci alle spese della confraternita".
Uno dei confratelli più devoti e generosi era un certo Spiridione.
Un anno però, durante l’asta per l’aggiudicazione dei Misteri, il Priore chiese a Spiridione quanto voleva e poteva offrire e questi impassibile rispose: niende! – tra lo stupore di tutti il Priore gli chiese il perché di questa astensione, rispose che lui non era stato chiamato all’adunata e che la troccola non aveva suonato davanti casa sua. Il Priore capì il suo risentimento e presa la troccola fece una lunga trucculesciata a Spiridione che contento partecipò alla gara con una lauta offerta.
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