Quando qualcuno compie un gesto irriverente, maleducato e sconsiderato, viene apostrofato come
“ u muerse d’u felone ”
Nel dialetto locale “u felone” è un tipo di panino dalla forma allungata, ma questo modo
di dire non ha nulla a che fare col cibo…
Taranto nel III secolo a.C. era
capitale delle città costruite dai Greci.
I romani, vollero fare un accordo con
i tarantini affinchè, questi, non aiutassero i nemici di Roma.
Gli stessi
romani, però, infransero l’accordo. I tarantini, quindi assaltarono le navi
romane affondandole. Alcune navi, sfuggite alla furia dei tarantini, riuscirono a tornare indietro e avvisarono Roma dell’attacco e delle perdite subite.
Dopo poco arrivò, nella nostra città, l'ambasceria romana, guidata da Lucio Postumio,
chiedendo un risarcimento per i danni subiti.
La pubblica assemblea dei
tarantini, rispose in modo triviale e offensivo alle richieste dei romani, al punto che un soldato tarantino, un certo Filonide, presumibilmente ubriaco, reagì con un gesto clamoroso:
si alzò e orinò addosso all’ambasciatore romano il quale dichiarò che ci
sarebbe voluto molto sangue tarantino per lavare quell’onta, ma altri tarantini, forti del gesto compiuto da Filonide,
presero l’ambasciatore e lo riportarono al porto, cacciandolo.
Pochi giorni
dopo Roma dichiarò guerra a Taranto …
che chiese aiuto a Pirro …..
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