mercoledì 16 luglio 2014

"Òsce è 'u Sànde mije, tire le recchie a cì vògghie ije"



Frase tipica da dire, a cantilena,  il giorno dell’onomastico quando al festeggiato è concesso tirare le orecchie ad amici e parenti.
Chissà quante volte l’abbiamo detta e/o sentita senza capirne il senso…
… in effetti la spiegazione è semplice…
una volta si credeva che la memoria risiedesse nelle orecchie e si pensava che tirandole venisse risvegliata.
Quindi il gesto serve a ricordare la ricorrenza a coloro che l’ hanno dimenticata!

Mentre per l'onomastico, è il festeggiato a tirare le orecchie a parenti e amici, il giorno del compleanno sono parenti e amici a tirare le orecchie al festeggiato...

Tirare le orecchie a chi compie gli anni, è benaugurante perchè, invecchiando il naso e le orecchie si allungano. L'orecchio lungo diventa sinonimo di anzianità e quindi di maturità e sapienza. Questo gesto diventa quindi un modo di propiziare longevità e saggezza.

Si crede anche che i lobi siano collegati al cuore - sede della vita e dell' anima  (Esculapio docet) - per cui,  tirare i lobi simboleggiava, con atto di magia simpatetica, allungare la vita.... 

Insomma, una tirata d'orecchie non fa mai male!


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