venerdì 17 aprile 2015

U' muerse d'u felone


Quando qualcuno compie un gesto irriverente,  maleducato e sconsiderato, viene apostrofato come 
“ u muerse d’u felone ”
Nel dialetto locale “u felone” è  un tipo di panino dalla forma allungata,  ma questo modo di dire non ha nulla a che fare col cibo…

Taranto nel III secolo a.C. era capitale delle città costruite dai Greci. 
I romani, vollero fare un accordo con i tarantini affinchè, questi, non aiutassero i nemici di Roma. 
Gli stessi romani, però, infransero l’accordo. I tarantini, quindi assaltarono le navi romane affondandole. Alcune navi, sfuggite alla furia dei tarantini, riuscirono a tornare indietro e avvisarono Roma dell’attacco e delle perdite subite. Dopo poco arrivò, nella nostra città, l'ambasceria romana, guidata da Lucio Postumio, chiedendo un risarcimento per i danni subiti.
La pubblica assemblea dei tarantini, rispose in modo triviale e offensivo alle richieste dei romani, al punto che un soldato tarantino, un certo Filonide, presumibilmente ubriaco, reagì con un gesto clamoroso: si alzò e orinò addosso all’ambasciatore romano il quale dichiarò che ci sarebbe voluto molto sangue tarantino per lavare quell’onta, ma altri tarantini, forti del gesto compiuto da Filonide, presero l’ambasciatore e lo riportarono al porto, cacciandolo. 
Pochi giorni dopo Roma dichiarò guerra a Taranto …  che chiese aiuto a Pirro …..

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